mercoledì 16 dicembre 2015

IL DERBY DEL......CORE...


Quando tra il 1245 ed il 1250 il senato bolognese diede il via alla costruzione della nuova strada Persicetana con lo scopo di congiungere  piu' rapidamente Crevalcore al capolugo (congiungendo in linea retta Borgo Panigale, Persiceto ed appunto Crevalcore) mai si sarebbe aspettato che un giorno detta strada potesse essere percorsa al contrario per sfidare, con l'irriverenza degli umili provinciali dediti al lavoro, la Dotta in una competizione sportiva...successe 745 anni dopo, 20 anni fa'; ma andiamo per gradi....
Crevalcore e' una tranquillo centro della provincia Bolognese (tredicimila e fischia abitanti) al confine con le provincie di Modena e Ferrara, il suo nome non e' ben chiaro da dove derivi ma a noi piace dar credito alla versione letteraria in cui il Tassoni, facendo riferimento ad un episodio risalente al 43 a.c. legato alla Guerra di Modena, sostiene che tal nome derivi dal ferimento a morte del console Gaio Vibio Pansa il quale, appoggiato dalle legioni di Cesare Ottaviano, cercava di liberare Modena da un assedio lunghissimo da parte delle legioni cesariane di Marco Antonio. Nei secoli si e' pure tentato di cambiare nome a questa citta', attorno al 1230 i Bolognesi (dopo l'ennesima ricostruzione dovuta ad un attacco) mutarono il nome in Allegralcore che pero' non prese campo e venne accantonato nemmeno un secolo piu' tardi.
La vita del borgo procede di pari passo con quella del cammino storico di questa fetta di pianura padana, così si passa per vicende feudali e risorgimentali fino ad arrivare ai tristi episodi degli anni '20 in  cui il fascismo, con la forza e il sopruso che lo contraddistinguevano, prende il comando di tutto e smorza i sogni dei giovani Crevalcoresi.
Per fortuna tutto ha una fine e così nel dopoguerra la vita riprende e con lei i sogni, le passioni e tutto cio' che di buono la mente umana e' in grado di produrre; e' datata 1952 la fondazione della locale squadra di calcio che oggi milita nel campionato di promozione ma un tempo, non troppo lontano per la verita', ha fatto parlare di se' su tutte le testate sportive nazionali raggiungendo il punto piu' alto nella stagione 1994/'95 quando, dopo il vittorioso campionato di serie C2 (il primo tra i prof.)  dell' anno precedente nel quale i crevalcoresi precedettero tutti conquistando ben 65 punti, disputo' il campionato di serie C1, la terza serie nazionale.
Fin quì niente di così eccezionale si potrebbe affermare se non fosse altro che in quel girone di serie C1 militava pure il Bologna che viveva uno dei  periodi piu' burrascosi dei suoi oltre 100 anni di vita; lo "squadrone che tremare il mondo fa!" era precipitato in terza serie due stagioni prima, ed al primo tentativo aveva dovuto chinare il capo alle, semifinali play-off, davanti ad una super Spal (che a sua volta, in finale, avrebbe poi ceduto il passo ai lariani del Como), era il 12 Giugno 1994: a Crevalcore quel giorno si festeggiava con un sonoro 5-1 al Legnano la Promozione in C1..a Bologna invece si imprecava per un inutile 1-0 ottenuto a Ferrara che non bastava a ribaltare lo 0-2 estense dell'andata...la Persicetana si preparava ad essere percorsa per un evento forse irripetibile!
L' estate corre veloce come il Forrest Gump che il 6 Luglio esce nelle sale cinematografiche e se a Crevalcore e' gia' un sogno il solo poter pensare di sfidare i Rossoblu' bolognesi, negli ambienti calcistici Petroniani l' imperativo e' uno solo: Serie B! Viene così allestito uno squadrone che agli ordini del guru Renzo Ulivieri dovra' distruggere la concorrenza senza alcuna pieta'...qualche nome?: Cecconi, Palmieri, Tarozzi,Morello, Doni e Pergolizzi...ci siamo capiti?
In provincia invece il riconfermato Franco Cresci ( ex bandiera Rossoblu') di comune accordo con la dirigenza si mette all' opera per costruire una squadra che possa ben figurare al cospetto di avversarie dal passato e dalle tradizioni davvero ragguardevoli, e' cosi che arrivano tra gli altri il promettente portiere Matteo Sereni dalla Sampdoria, l' ala Sturba dal Siena, il Bomber Pietranera dalla Reggiana; nonostante tutto pero' la squadra non gira e, come sempre, a pagare e' il mister il quale restera' per sempre nella storia della societa' per averla condotta in sole due stagioni dalla D alla C1.
Il nuovo corso e' targato Salvatore Bianchetti, siciliano classe 1950 e gia' un passato in panchina con Catania, Barletta e soprattutto Atletico Leonzio, squadra che lui stesso ha condotto alla conquista della serie C1...con lui la squadra risorgera' e si trasformera' in quella favola stupenda che si salvera' senza play out ed andra' al "Dall' Ara" di Bologna a sfidare apertamente la storia calcistica di questa regione; bene..e' giunta l' ora di rivivere quella partita...
19 Marzo 1995, al "Dall' Ara" di Bologna va' in scena un derby davvero particolare, il piccolo Crevalcore lanciato da una serie di dieci risultati utili consecutivi sfida la capolista Bologna che viaggia a vele spiegate verso il ritorno nella cadetteria; gli stati d' animo sono contrastanti, da una parte ci sono scudetti, coppe e storie da prima pagina del calcio, dall' altra voglia di emergere e consapevolezza di vivere un evento, sportivamente parlando, unico.
I PROTAGONISTI
Dario Morello e' al primo anno di serie C, la sua storia di calciatore lo ha portato ad esordire nell' Inter dei record del 1988/'89 e poi ad essere protagonista della scalata alla massima serie da parte della Reggiana guidata dal mago di Affori alias Pippo Marchioro; ottenuta la salvezza al termine del primo storico campionato di A non viene confermato, ed una serie di incroci del destino lo trascinano in C1 dove il Bologna gli chiede una sola cosa: i gol per andare in B.
Ma facciamo sfogliare l' album dei ricordi proprio all' ex bomber:
"Dopo la salvezza con la Regia parevo destinato al Bari, poi lì riscattarono Gautieri e così sfumo' tutto; a quel punto Oriali, che mi conosceva dai tempi delle giovanili dell' Inter, si mise in contatto con il mio procuratore (Luciano Marangon) e cerco' di convincermi a scendere in C col Bologna.
Rifiutai per ben due volte, non certo perche' non mi andava la piazza ma fare un doppio salto all' indietro mi spaventava..volevo stare in A; Oriali non si diede per vinto e con un bombardamento telefonico ed un invito nei suoi bagni a Formentera ottenne il mio sì per andare almeno a Bologna a discutere con Gazzoni e Ulivieri, una volta arrivato lì accettati convinto dalla bonta' del progetto e firmai un  triennale...era impossibile non andare in B in una citta' come Bologna!".
La stagione si rivelò poi trionfale, ma nel calcio nulla e' scontato..ci aspettavano tutti per fare la partita della vita, ma il nostro era un gruppo di uomini veri prima che di calciatori; Ulivieri ci dirigeva con la sua maestria e il pubblico, davvero degno di altri palcoscenici, ci spingeva oltre ogni ostacolo..in casa non ce n' era per nessuno!
Riguardo allo scontro con il Crevalcore ricordo che loro erano un' ottima squadra nella quale spiccava gente come Pistone, Pietranera e Monelli..arrivavano da una grossa serie di risultati utili e il nostro timore era quello, l' aria di derby dalla nostra parte non si sentiva, si temeva piu' la bravura degli avversari; lo stadio era praticamente tutto rossoblu' ma ricordo anche una fetta riservata agli ospiti, la gara invece fu' tirata ed io feci un assist decisivo per Nervo e poi siglai uno dei tre gol con i quali vincemmo.
Paolo Monelli invece gioca sulla sponda biancoazzurra, e' nella fase calante di una carriera che lo ha visto protagonista gia' a 16 anni con la maglia del Monza (Massaro-Monelli, la coppia che faceva sognare i brianzoli) per poi spiccare il volo tra Fiorentina, Lazio e Bari tra le altre; un brutto infortunio verso i trent' anni pero' lo avrebbe costretto a scendere in terza serie.
" Arrivai a Crevalcore dopo qualche stagione diciamo da dimenticare, ma andiamo per gradi... nell' ultima stagione a Pescara subii un grosso infortunio per colpa del quale non scesi mai in campo, la societa' mi abbandono' al mio destino senza tutelarmi minimamente e così a fatica trovai ingaggio nel Vicenza in C1, vincemmo il campionato pero' io mi spostai a Nola, sempre terza serie, da li dopo un campionato tribolato e una decina di presenze arrivo' la chiamata del Crevalcore."
"Come successe?"
"Fui tra gli acquisti che accompagnarono l' arrivo di mister Bianchetti (che aveva sostituito Franco Cresci), avevo tanta voglia e non mi davo per vinto dopo l' infortunio..ricordo un ambiente particolare quasi una famiglia, erano ultimi con pochi punti ma ci riuscì una clamorosa rimonta che valse la salvezza senza passare neppure dai play out, ricordo che vincemmo anche a Ferrara; giocavamo un buon calcio perche' Bianchetti era davvero bravo, attuava un 4-3-3 offensivo nel quale io ero la punta centrale, poi c' erano Gubellini e Pietranera che segnavano a raffica..ci divertivamo, avevamo fatto gruppo..ricordo Sereni, Gandini, Furlanetto; il nostro campo di casa era il "Dall'Ara" e poi lo stadio di Cento, purtroppo poi tutto e' stato vanificato dalla sparizione della societa'.
Il derby di ritorno col Bologna fu' una gara combattuta, giocammo molto bene e ricordo pure una traversa nostra oltre che il mio gol su calcio di rigore, la differenza sostanziale dalle altre gare era che per quella c' era il pienone, quando giocavamo noi invece facevamo massimo 1000 persone; e' stata tutto sommato un' esperienza positiva che si pensava potersi ripetere nella successiva stagione invece..."
" Ci racconti"
" A fine torneo andammo a cena noi vecchi con la dirigenza, pareva tutto ok e si parlava gia' di conferme e nuova stagione, sarei rimasto volentieri ma purtroppo finì tutto. Conservo comunque un ottimo ricordo di Crevalcore."
Fortunato Sano' e' un mediano tutto grinta e polmoni, nato e cresciuto nella sua Sicilia e' arrivato al professionismo grazie alla fiducia concessagli dal suo allenatore Salvatore Bianchetti che lo ha lanciato nell' Atletico Leonzio, e' alla prima esperienza al Nord.. ma sentiamo direttamente da lui quello che ha da dirci.
" Fino ad allora avevo sempre giocato al Sud, campi caldi ed atmosfere bollenti erano all' ordine del giorno..ero stimolato dal fatto di poter vivere un' avventura in una squadra del Nord e così accetai di buon grado Crevalcore; trovai cio' che avevo immaginato, paese piccolo ed ambiente molto tranquillo dove potevi lavorare in pace serenita'.
Arrivai appena prima del mio ex (lo sarebbe stato ancora per poco) mister Bianchetti e ricordo un' aria un po' pesante..si era in fondo alla classifica e Franco Cresci era in bilico, poco dopo arrivo' l' esonero ed ecco ancora Bianchetti, mi conosceva benissimo e questo non poteva che farmi felice, con lui iniziammo una risalita incredibile e, grazie ad un lunghissimo filotto di risultati positivi, riuscimmo ad evitare pure i play-out.
Rispetto al Bologna noi eravamo i cugini piccoli piccoli, era gia' una soddisfazione poter giocare le gare casalinghe in un monumento come il "Dall' Ara" anche se il pubblico  al massimo superava, di poco, le 1000 presenze; quella sfida per noi fu' abbastanza particolare, eravamo abituati a giocare lì ma la differenza era che quel giorno ci saranno state almeno 13000 spettatori! Loro erano davvero forti pero' ce la siamo giocata minuto per minuto, da una sfida del genere avevamo solamente da guadagnare...fu' un' ottima prestazione tanto che ricordo le nostre facce a fine gara...eravamo soddisfatti di aver messo alle corde una corazzata come quella bolognese. E poi quella traversa nel finale...Bianchetti negli spogliatoi mi prese sottobraccio dicendomi : " Non potevi tirare piu' basso di un centimetro che finiva 3-3?!!" ...peccato...
Terminato il campionato eravamo tutti convinti di poter impostare una nuova stagione ricca di soddisfazioni, sarebbe bastato confermare il gruppo integrandolo con qualche innesto mirato e ci saremmo divertiti, invece iniziarono a girare voci su possibili spostamenti a Modena e si capì subito che qualcosa si era rotto...restammo tutti di stucco quando si apprese che tutto era svanito. Per fortuna ci eravamo fatti una bella pubblicita' e nessuno fatico' a trovare una nuova sistemazione, anzi i piu' tanti di noi migliorarono salendo in B.
Come in ogni favola calcistica che si rispetti anche Crevalcore in quella stagione ebbe un bomber di tutto rispetto, Michele Pietranera al tempo un giovanotto mandato in prestito dalla Reggiana che l' aveva fatto esordire in serie A...Michele al "Dall' Ara" segno' il momentaneo 1-1..
" Il ricordo che ho di Crevalcore e' un ambiente a misura d' uomo, una squadra giovane ed una societa' che si era appena affacciata al professionismo. L' arrivo di Bianchetti porto' una ventata di professionalita' che per il paese era davvero una novita', anche Cresci aveva lavorato bene pero' Bianchetti trovo' la quadratura del cerchio..per me era il primo anno da titolare, ne venivo dalla primavera e da qualche apparizione in A con la Reggiana, mi mandarono lì per maturare e segnai 16 gol cifra che non ho mai piu' raggiunto..eh eh..
La sfida col Bologna non era sicuramente una partita come le altre anche perche' se ne parlava dall' inizio del campionato..era un evento sentito da tutti, dagli abitanti e da noi giocatori, ricordo un pubblico incredibile, 12-13 mila spettatori; fu' una gara bellissima contro una corazzata che disintegro' il campionato, ma ce la giocammo fino all' ultimo..avremmo sicuramente meritato il pari e posso dire che uscimmo a testa alta, quella partita ci diede ulteriore fiducia e ci aiuto' nella rincorsa alla tranquilla salvezza che poi conquistammo. Eravamo un' ottima squadra formata da elementi davvero validi, peccato che per diventare squadra impiegammo un poco troppo. La fine di tutto la vissi diversamente dagli altri perche' essendo in prestito sapevo gia' che sarei rientrato alla Reggiana, rimasi pero' molto male..ricordo che si parlava di imprenditori bolognesi che volevano entrare in societa', poi di una fusione col Modena ma alla fine non si fece niente...peccato, dopo un' impresa del genere si doveva dare continuita'  al progetto ma le realta' così piccole sono sempre soggette a certi destini, anni dopo ho vissuto le stesse cose con i Crociati Noceto.."
Il condottiero dello storico derby era Salvatore Bianchetti, catanese classe 1950 arriva quasi per caso in Emilia, ma sentiamolo da lui :
" In quel periodo ero fermo, andai al mercato di Milano e lì mi fermo' Murano, DS del Crevalcore, che aveva bisogno di un consiglio riguardo ad un giocatore che dovevano acquistare dall' Atletico Leonzio (ex squadra allenata da Bianchetti, n.d.a), cercavano un mediano e gli consigliai Sano' perche' l' Atletico voleva rifilargli un altro ragazzo che sarebbe stato inadatto al ruolo. Combinarono l' affare e qualche tempo dopo Murano mi telefono' per invitarmi a vedere Massese - Crevalcore; accettai e andai alla partita, la Massese vinse 1-0 ed io me ne tornai a Catania; il Lunedì Murano mi chiama e mi chiede se me la sento di andare ad allenarli...accettai di corsa, al Nord non avevo mai allenato ed ero allettato da questa possibilita'.
A Crevalcore trovai un ambiente da famiglia, i dirigenti storici erano un gruppo di amici che avevano costruito passo dopo passo quest' impresa, i tifosi erano tranquilli e ci aspettavano a fine allenamento...si instauro' subito un bel rapporto del quale ne beneficio' in primis la squadra.L' esordio fu' una sconfitta fuori casa contro l' Alessandria che giocava, mi pare, a Vercelli a causa dell' alluvione subita dalla citta', venne poi un pari casalingo contro una diretta concorrente e poi una sconfitta di misura a Carrara che pero' mi fece capire che la squadra cominciava ad assimilare il mio credo, tant' e' vero che la settimana dopo sconfiggemmo in casa la Pistoiese capolista...fu' la svolta!! 17 risultati utili consecutivi tra i quali le vittorie di Modena e Monza e in casa col Ravenna..la squadra giocava bene e la classifica si faceva tranquilla.
Il derby col Bologna venne in un nostro gran momento, ricordo bene quella gara.."
"Come si prepara una gara del genere?"
" Preparare una partita così non e' certo difficile, un paesino di 12000 abitanti contro una citta' che ha fatto la A...non serve nemmeno caricarla piu' di tanto, i giocatori le motivazioni le trovano da soli in questi casi.
Noi ci tenevamo a fare bene, il rammarico e' che ci presentammo con delle defezioni, Daniel (Difensore) lo dovetti schierare da mezz' ala e ricordo che ci mancava pure un centrale difensivo; nonostante tutto giocammo una gran partita nella quale meritavamo almeno il pareggio..ribattevamo colpo su colpo ai loro attacchi ed alla fine ricordo con piacere i complimenti alla squadra da parte di Ulivieri, la mia era una squadra che col suo 4-3-3 se la giocava con tutti...certo che se il tiro di Sano' fosse stato piu' basso di un pelo....vabbe'...
Il dispiacere piu' grosso arrivo' a fine campionato, avevo gia' il contratto per la stagione successiva e si lavorava sulla squadra che sarebbe stata invece la dirigenza si spavento' e mollo' tutto, mancavano grossi imprenditori e preferirono così..dopo un super campionato mi trovai a casa disoccupato...ricordo pero' con piacere che il Ds Murano passando da Ferrara mi segnalo' all' allora presidente spallino Donigaglia, e anche grazie a lui di lì a poco inizio' la mia bella avventura con la Spal; ancora oggi mantengo i contatti con alcune persone dell' avventura crevalcorese, Borghi, Bovolenta, Magni persone squisite che ho avuto il piacere di conoscere.. e' stato davvero un peccato che si sia perso tutto così..."

GLI INNAMORATI
E dopo i protagonisti del campo non possiamo esimerci dal dare voce a chi al Crevalcore ha donato il cuore, il tempo ed i sacrifici fosse esso in C1, Seconda categoria o, come oggi, Promozione..personaggi che vanno oltre i ricordi e le emozioni...
Il Sig. Borghi e Giorgione, detto yoghi, sono due autorita' della piccola ma passionale tifoseria crevalcorese, sentiamo da loro cosa e' stato il Crevalcore: 
Borghi : " Allora avevamo 12000 abitanti e percio' sfidare il Bologna in un campionato professionistico e giocare le gare casalinghe al "Dall'Ara" era qualcosa di incredibile, ricordo che nel derby di ritorno c' erano circa 14000 persone di cui 2000 in curva S. Luca a sostenere il Crevalcore; sono stati anni bellissimi ed indimenticabili, allora il mondo cooperativo poteva investire nel calcio oggi invece non ci sono piu' soldi...
Nel '91/'92 lanciammo Schwoch che in D era irresistibile, l' anno dopo salimmo in C2 e di seguito in C1, in casa ( a Crevalcore N.d.a.) facevamo 900-1000 spettatori di media e in trasferta c' eravamo sempre...ad Olbia, in C2, andammo in 21, chi in traghetto e chi in aereo...roba da serie A eh eh...se va' su internet ci sono un sacco di foto, mi creda si respirava un' aria fantastica...i giocatori vivevano in paese tra ostelli ed appartamenti e si era instaurato un rapporto bellissimo.
Oggi invece facciamo la Promozione, pochi soldi e molti sacrifici ma la passione non verra' mai meno..amo questa societa', la seguo da sempre..pensi che a casa ho articoli che parlano della squadra  datati anni 50 e 60...".
Giorgione : "Quell' anno fu fantastico, potemmo sfidare Ravenna, Spal, Bologna, Modena ecc..tanta roba!
Nella gara di ritorno col Bologna ricordo che abbiamo incassato 370 milioni, roba che non li abbiamo mai fatti se sommiamo tutti i campionati eh eh..
Finì 3-2 per loro ma ci hanno rubato la partita, ricordo un rigore nettissimo che l' arbitro ci nego', e poi giocammo molto meglio ma...loro dovevano andare su'...
Per quella sfida eravamo tantissimi, solitamente per le altre trasferte riempivo un pullman e ne feci due per lo spareggio di serie D contro l' Oltrepo' (1991/'92), ma la trasferta piu' bella della mia vita fu a Roma per la poule scudetto di serie D '92/'93..noi, Vogherese e Battipagliese ora le dico...
Arriviamo al "Flaminio" di Roma col nostro pullman, eravamo in 44..i Battipagliesi saranno stati 1500 e da Voghera giunsero 3 o 4 pullman, c'era un casino infernale al quale non eravamo certo abituati; la prima gara fu tra Battipagliese e Vogherese e dopo mezz'ora l' arbitro nega un rigore gigantesco ai campani..passano pochi minuti e la Vogherese al primo tiro va' in gol...apriti cielo, il guardalinee reo di aver sbagliato venne seppellito di sputi e di qualsiasi tipo di oggetto...una bolgia!! Finisce così (erano gare da 45' n.d.a.) e per vendetta i Battipagliesi nella sfida seguente tifarono sfacciatamente per noi, mamma mia che spettacolo...arriviamo al 40' e Pederzoli insacca magistralmente una punizione, e' venuto giu' tutto!!!
Finisce così e vinciamo la coppa, ricordo un mega rinfresco nel quale c'era ogni ben di dio...ebbene, noi mangiavamo e Battipagliesi e Vogheresi se le suonavano di santa ragione!!! Al ritorno caricammo sul pullman una marea di cibo avanzato e ci fermammo in autostrada ad un autogrill, lì incrociammo una comitiva di polacchi affamati e via col gemellaggio...una festa...e' stata la trasferta piu' bella..mi viene la pelle d' oca solo a pensarci. Avevamo un club organizzatissimo, ogni vittoria era una festa, momenti indimenticabili...oggi seguiamo ma il fuoco si e' un po' spento...purtroppo si e' in promozione, soldi pochi e si fanno i salti mortali..
Nel nostro club conserviamo tutto, coppe, premiazioni di calciatori, articoli, foto e quant' altro.. per finire racconto la festa per la promozione in C1, fuochi artificiali, 3 quintali di carne, damigiane di vino a volonta'..tutto autofinanziato che tempi!!!"
Voglio, per chiudere, ricordare il povero Vittorio Mero che la sfortuna si e' portato via troppo presto...era un ragazzo d' oro...grazie per avermi ricordato quei fantastici momenti!!!".
Storie di calcio, storie di uomini, storie che si passano ma che restano scolpite nella mente di chi le ha vissute..  Bologna e' tornata dove il suo blasone pretende che stia e Crevalcore ha ripercorso all' indietro la nuova Persicetana...ma nessuno puo' dire che non la imbocchi nuovamente verso il capoluogo , e magari prima dei prossimi 745 anni....