sabato 29 novembre 2014

l'asso della monica


L'asso DELLA MONICA!!!
30 Giugno 1977.. gli sportivi di fede juventina che leggono il giornale si accorgono che la sera prima forse dovevano andare allo stadio; l'appuntamento era un'insignificante partita di Coppa Italia contro la rivelazione della B, il L.R.Vicenza di Gibì Fabbri, l'occasione invece quella di vedere la forte primavera di Bizzotto esibirsi sul palcoscenico dei grandi.
" Saporito allarga sulla destra per Della Monica che evita in dribbling un avversario,penetra un paio di metri dentro l'area e di destro calibra un bel pallone a fil di traversa che sorprende Galli", così si fa' conoscere nel mondo dei big Francesco Della Monica; restera' quella l'unica sua presenza con la maglia della vecchia signora del calcio italiano ma durante la sua carriera regalera' un mare di emozioni ai tifosi delle squadre per cui giochera', in primis la Juniorcasale del patron Cerutti.
L'ho recuperato telefonicamente un pomeriggio di qualche tempo fa' e lui, molto disponibile, ha accettato di farsi intervistare:
"Buongiorno sig. Della Monica, e' pronto per un viaggio nel tempo che fu'?"
" Volentieri, ma non scivoliamo nella nostalgia eh eh.."
" Lei e' uno dei pochi che puo' vantare il 100% nel rapporto presenze-reti con la maglia della Jventus"
" Non scherziamo, quella volta giocammo noi ragazzini perche' la partita non aveva un gran valore e, se non ricordo male i Big avevano qualche impegno con la Nazionale, resta comunque un gran ricordo loro erano il Real Vicenza di Gibì Fabbri"
" Come arriva a Torino il giovane Della Monica da Vietri sul mare(SA)"
" Iniziai a giocare da piccolo in un settore giovanile molto importante che avevo vicino a casa, mi vide un osservatore che mi segnalo' alla Juve...da lì uscì pure il mio amico Nanu Galderisi, feci due anni bellissimi con la primavera"
" E poi?"
" Finita la stagione '76/'77 mi dicono che ho richieste da Casale Monferrato, la Juniorcasale faceva la C ma io ero titubante.."
" Perche'?"
" Ero piccolo fisicamente, e la C di quegli anni era un campionato durissimo...ma alla fine accettai."
" La prima cosa che ricorda di Casale?"
"Eravamo in tanti ex primavera Juve  (Bobbo, Francisca, Schincaglia),la citta' accogliente e la societa' ben organizzata"
" Esordio il 11-9-'77 Juniorcasale-Bolzano 0-0, per il Guerin Sportivo e' tra i migliori.."
" Iniziai subito bene,la cosa mi diede coraggio e disputai una stagione fantastica"
" Terza giornata, J.Casale-Lecco 2-1 e primo gol tra i prof.,lo ricorda?"
" Onestamente no..."
"Il campionato prosegue, voi volate e tra una vittoria e l'altra i Nerostellati iniziano a sognare la B..quanto contava la mano di Mister Vincenzi?"
" Vincenzi era un uomo strardinario ed un allenatore fantastico, per me e' stato come uno zio..mi coccolava,stravedeva per le mie doti tecniche ed io, giovane ed incosciente, qualche volta ne approfittavo..."
" Dica dica..."
" Niente di che,ma qualche ritardo..qualche uscita..."
" A Casale chi l'ha vista giocare la ricorda come un' iradiddio, cosa ricorda di quel pubblico?"
" Avevamo un gran seguito che ci eravamo guadagnati partita dopo partita, il pubblico nerostellato ci faceva sentire dovunque la propria voce"
" Ma credevate davvero alla serie B?"
" Inizialmente si puntava ad un buon campionato, ma strada facendo ci rendemmo conto che potevamo tenere testa a chiunque..eravamo un mix perfetto di giovani ed esperti."
" La lotta con l' Udinese di Giacomini prosegue tutta la stagione, i friulani non perdono mai e dimostrano di essere un' autentica corazzata ma quando arrivano al Natal Palli..."
" Vinciamo uno a zero noi segna Basili, lo stadio e' stracolmo ( circa 10000 spettatori),uno spettacolo!"
" Alla fine pero' il secondo posto non basta, si resta in C e Della Monica ha disputato un' annata incredibile tanto che rientra nei migliori giovani dell' intera categoria...che aspettative aveva a quel punto?"
" Volevo andare in B, avevo disputato un campionato monstre e mi aspettavo di fare il salto..."
" Invece.."
" La Juve mi convinse a restare un' altra stagione, ma non ero convinto..presi male la cosa, arrivarono le liti e buttai via la stagione..non ero maturo.."
" Be'..ormai e' andata...ricordi di quegli anni? Compagni?"
" Gran gruppo, se chiudo gli occhi rivedo Legnani, Ascagni, Basili, Fait, Plinio Serena e quel veneto di Tormen"
" Cosa resta dell' avventura in Nerostellato?"
" Il ricordo della mia prima stagione da prof., di una citta' innamorata della propria squadra e di un uomo meraviglioso come Vincenzi"
" La sua carriera prosegue, una fugace apparizione in Coppa Italia con l' Avellino, il passaggio a Cava de' Tirreni, lo Spezia e due anni a Forlì.."
" Ho sprecato del tempo, avevo la testa matta e ci ho messo un po' di piu' a capire quale era la strada giusta, facevo intravedere delle qualita' ma niente di piu'..poi, per fortuna, e' arrivata la chiamata della Cremonese.."
" E alla prima si vince la serie B.."
" A Cremona mi sono ritrovato, eravamo un gruppo fantastico..da lì poi la mia carriera ha svoltato per il verso giusto."
" L' anno dopo esordio in A.."
" Appena il tempo di esordire e mi mandano in B ad Empoli, lì abbiamo scritto la storia..prima promozione in A della societa' ed esordio assoluto a Firenze con vittoria sull' Inter;una salvezza incredibile ottenuta giocando un buon calcio e quando all' inizio tutti ci davano per spacciati."
" Finito con l' Empoli passa al Brescia, ma quì vive una brutta esperienza.."
" Eravamo una squadra potenzialmente fortissima: Bordon, Gritti, Bonometti ecc..sbagliammo stagione e ci ritrovammo  a giocare lo spareggio per non finire in C1.."
" Ironia della sorte.."
" Vincemmo ma a scapito di quell' Empoli a cui avevo legato il cuore."
" Chiuso col Brescia Della Monica cerca gloria a Messina ma si avvicina subito a casa passando alla Salernitana e vincendo il campionato di C1, che sapore ha la vittoria a casa propria?"
" Messina e' stata un' apparizione fugacissima, risposi ad Ansaloni ( Tecnico della Salernitana) e mi tolsi una soddisfazione grande..diedi il mio contributo per la vittoria del campionato ma la squadra era fortissima, Della Pietra, Pecoraro, Donatelli, Lucchetti.."
" E poi?"
" A fine stagione un amico avvocato mi porta a Francavilla, ero quasi alla fine e scelsi il lato economico..era una bella occasione, vissi comunque una stagione che ricordo volentieri. Dopo ho fatto due anni alla Turris, ed anche quelli sono stati due campionati belli, sempre in C2"
" Quì finisce la carriera di Della Monica esatto?"
" Gia', finito col calcio giocato ho aperto la scuola calcio Franco Della Monica tuttora attiva a Nocera inferiore, inoltre esercito la professione di procuratore di calciatori con alcuni amici"
" Della Monica ha avuto quello che meritava dal calcio?"
" Direi di sì, penso che non esista la fortuna o la sfortuna in quanto tali..semmai esieste la fortuna momentanea ma se hai qualita' prima o dopo esci...non credo alle storie di chi ha i numeri ma non esce..."
" Finiamo quì, grazie per la cortesia..mi chiude con un pensiero per il Casale?"
" Casale e' una delle poche societa' ad aver vinto lo scudetto e questo, gia' di per se', la rende una societa' blasonata..ha poi sfornato decine di giocatori ed ha sempre avuto collaborazioni di prim' ordine...insomma merita almeno la serie C!.e spero di rivederla in alto."
Dribbling, velocita' e gol ma anche cuore, gentilezza e semplicita'...amici questo e' un vero campione...grazie mille!!!










giovedì 27 novembre 2014

IL MESSINA DEI TEMPI D'ORATI...

L'AVVENTURA IN COPPA ITALIA 1985/'86


Anno di grazia 1985, il calcio e' ancora la piu' grande passione degli italiani e capita pure,a differenza di oggi,che in Coppa Italia realta' di terza serie possano ospitare a casa propria big della serie A.
La formula e' originale,otto gironi da sei squadre A,B e C1..i sogni di gloria sono garantiti;capita così che il Monopoli sfida la Sampdoria, la Casertana la Juventus ed il Messina la Roma.
I giallorossi di Sicilia sono tra le favorite del girone meridionale della C1 e la Coppa Italia sara' un bel banco di prova per verificare le potenzialita' del gruppo allenato da Franco Scoglio che si sta' guadagnando sul campo i gradi da professore; Bellopede, Catalano, Dominissini e Schillaci sono nomi altisonanti per la categoria ma come sempre il calcio d'Agosto lascia dubbi ed incertezze e così i tifosi dell' ACR attendono le gare ufficiali prima di iniziare a sognare.
Il girone di Coppa e' l'ottavo e comprende Roma (serie A), Ascoli (B), Campobasso (B), Bari (A) e Catanzaro (B), i peloritani partono chiaramente in svantaggio...ed invece...parte la favola.
21 Agosto 1985, in un "Celeste" gremito all' inverosimile ( presente anche il core de Roma Antonello Venditti) Giannini, Conti, Ancelotti & C. vengono battuti da un colpo di testa di Luciano Orati che non poteva presentarsi meglio (arrivava dal Benevento) al pubblico di Casa; alla fine l'entusiasmo e' alle stelle i ragazzi di Scoglio hanno compiuto un'impresa storica ..nemmeno il tempo di esultare che il 25 si va' a Campobasso per la seconda giornata, si parte alla grande con un'autorete del difensore molisano Della Pietra che permette di chiudere la prima frazione in vantaggio; nella ripresa l'ex promessa granata Bonesso pareggia i conti ma va' bene così, due gare e 3 punti.
Terza giornata, arriva il Bari direttamente dalla massima serie..Rideout, Sclosa e Piraccini hanno gli stessi punti del Messina e scendono al "Celeste" per eliminare dalla corsa i padroni di casa; il primo tempo si chiude senza reti, ma al 56' il futuro toto' nazionale (al secolo Salvatore Schillaci) fa' secco il baffuto Pellicano' e così tutta Messina inizia a sognare il passaggio agli ottavi di finale anche se si devono incontrare ancora l'Ascoli e il Catanzaro.
1 Settembre, la panchina degli ospiti del "Celeste"ospita l'ex allenatore del Real Madrid  Boskov che con l' Ascoli del patron Rozzi cerca una pronta risalita in serie A, i bianconeri sono stati abbattuti da una tripletta di Tovalieri ( Roma-Ascoli 3-0 ) nella giornata precedente e cercano a Messina i due punti per rimettersi in carreggiata, l'inizio e' incoraggiante infatti Incocciati trafigge Nieri dopo 16 minuti e gela il pubblico di fede giallorossa; ma i Bastardi di Scoglio ( così, affettuosamente, chiama i suoi ragazzi il professore ) non ci stanno..al 42' il "piedi buoni" Catalano trasforma il rigore del definitivo 1-1, adesso se non si perdera' a Catanzaro si potra' sognare un super accoppiamento per gli ottavi di finale.
Il 4 Settembre in terra di Calabria e contro un avversario oramai estromesso dalla competizione il Messina del Professore di Lipari conquista il punto necessario ( 0-0 ) rendendo vana la vittoria dell'Ascoli sul Campobasso, per l'occasione il mister regala la soddisfazione dell'esordio al giovane Bonacci; il Girone si chiude così : Roma e Messina 7; Ascoli 6; Campobasso e Bari 4; Catanzaro 2.
Ora sotto con gli ottavi, c'e' il Torino di Gigi Radice il mago che nel 1976 ha regalato l'ultimo scudetto ai granata; l'andata in casa e' una bellissima vetrina per i peloritani che nel frattempo hanno perso la testa della classifica in campionato a scapito del Taranto di Renna e per l'evento non possono disporre del portiere Nieri e del gioiellino Schillaci.
Per l'occasione arriva pure la neve ( per la verita' appena fuori citta') ed una situazione meteorologica tipica piu' della val Brembo che dello stretto di Scilla e Cariddi, ma nulla puo' fermare l'irruenza e la rabbia di un Torino reduce dalla sconfitta con la Roma e con vista sul derby della mole; i granata passano grazie ad un inizio sprint nel quale Corradini e Junior realizzano due reti che tarpano le ali ai ragazzi di Scoglio, lo stopper Rossi sbaglia serata e pure Orati e Caccia non azzeccano la prestazione. Per contro il giovane granata Lerda fornisce una prestazione super nello stadio che lo vedra' protagonista in serie B ( che Scoglio se ne sia innamorato quella sera? ); i Messinesi possono recriminare per un palo di Catalano, ma il risultato non cambia piu'.
Il ritorno al "Comunale" e'  pura formalita', piu' che altro un'occasione per giocare su un palcoscenico che ai Messinesi piu' giovani e' sconosciuto ( la retrocessione dalla B del 1968 aveva innescato una serie di disavventure culminate con la discesa fino alla D ), anche lì la truppa di Scoglio mette in mostra il calcio arrembante amato dal professore e il 2-0 in favore dei granata non inficia comunque una buona prestazione..per l'occasione segnano il messinese Sabato ed Ezio Rossi.
Quì finisce l'avventura giallorossa nella Coppa Italia dei grandi ma non una stagione super che terminera' col ritorno in B dopo 19 anni e la consacrazione di Scoglio come Professore e Schillaci come bomber, il "Celeste" restera' inviolato ed i messinesi ricorderanno per sempre vittorie spettacolari come il 6-0 al Monopoli, il 5-2 al Benevento ed il 5-1 alla derelitta Ternana....e se vai al vecchio "Celeste", chiudi gli occhi e ti concentri quelle urla le senti ancora ora...e' storia...